Prime scampagnate e camminate a piedi senza mascherina

di Laura Privileggi

Via le mascherine all’aperto dall’11 febbraio ma, sempre in tasca in caso di assembramenti. Stadi pieni al 75% da marzo, discoteche riaperte, mentre la curva dell’epidemia continua a scendere rapida.

Se la curva dell’epidemia non risale, un gran numero di restrizioni nei prossimi mesi verranno allentate. Su questa possibilità però, il governo ha ancora molto  da discutere.  Non c’è alcun automatismo che si possa definire da ora la decadenza dell’obbligo dell’uso delle mascherine al chiuso a partire dal primo aprile, ovvero successivamente alla eventuale fine dello stato di emergenza. Tutto dipenderà dall’andamento del quadro epidemiologico.

Insomma, dall’arrivo dell’ordinanza del Ministro della salute Roberto Speranza,  non è  più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto, bisogna comunque portarle sempre in tasca per proteggersi in caso di assembramenti mentre resta l’obbligo di indossarle al chiuso. Nel frattempo, da venerdì scorso, grazie anche alle tiepide giornate che febbraio ci sta regalando la gente è uscita di casa e sono iniziate le prime passeggiate in riva al mare, le piazze si sono ripopolate, sui volti delle persone è ritornato il sorriso e così anche i “camminatori liberi” ovvero gli amanti del trekking hanno iniziato in Toscana  a fare le prime escursioni fuori porta.  Sabato scorso 12 febbraio,  molti “camminatori liberi” (così vengono chiamati simpaticamente)  hanno approfittato della situazione, partendo da Castelfranco di Sopra e dirigendosi verso  l’area naturale protetta “Le Balze” in provincia di Arezzo.

Tutti per la prima volta dopo tanto tempo senza mascherina. Una passeggiata tra la natura in un paesaggio quasi selvaggio, fatto di sentieri bagnati da sorgenti e ruscelli,  ad alcuni tratti, ricoperto da uliveti e vigneti. Poi, appena alzi  lo sguardo scorgi le Balze.   Strani rilievi, come torrioni e lame che salgono al cielo,  fatti di detriti stratificati dal tempo, sabbia e argilla, calanchi di pietra.  Le Balze appunto, che al tramonto cambiano colore ed assumono le sfumature del rosso. Una notevole attrattiva paesaggistica.  Le formazioni più massicce nella “Riserva Naturale Le Balze” sono situate lungo le pendici meridionali del Monte Pratomagno mentre quelle più spettacolari e pittoresche sono distribuite lungo tutto il territorio dei comuni di Casltelfranco, Piandiscò, Loro Ciuffenna eTerranuova Bracciolini.