Manifestazione contro l’asfaltatura del Pratomagno

L’11 maggio, a quasi un anno da quando abbiamo iniziato a mobilitarci contro l’asfaltatura della strada di crinale del Pratomagno, proponiamo con forza una manifestazione su questa strada in coordinamento con i comitati delle Apuane, della Valle del Serchio, della Montagna Pistoiese, del Mugello che, come il Pratomagno, stanno subendo processi di nuova antropizzazione per essere ancor più sfruttati economicamente.  

Nell’anno ne sono successe di cose: abbiamo pubblicato una petizione che ad oggi conta più di 4000 firme, abbiamo creato pagine sulle piattaforme online con centinaia di adesioni, organizzato assemblee popolari partecipatissime, e presidi. Il nostro movimento ha messo insieme una mailing list che conta oltre 100 persone e, ad oggi, ogni iniziativa lanciata sul territorio sembra aver ricevuto un riscontro molto sentito dalla popolazione. 

Siamo stati contattati dai giornali locali e non, e persino la televisione e la radio ci hanno dato spazio.

Eppure, ad oggi, le figure istituzionali più coinvolte in questa opera urbanistica non hanno dato mostra di voler realmente capire le nostre ragioni. 

Non rispondono, queste figure politiche, alle nostre stesse logiche, ai nostri stessi desideri e responsabilità? Abitanti anche loro di questo pianeta straordinario, che ha donato la vita come momento di generosità e amorevolezza?

Continuano a mantenersi ad una certa distanza e, nella sostanza, indifferenti. Hanno avuto la responsabilità di poter fare scelte che avranno grande risonanza sia nel presente che nel futuro, ma, ciononostante, agiscono con miopia e distrazione, finendo per utilizzare tale potere per assecondare interessi di pochi e far tollerare la miseria ai più.

Questo nostro “urlo” di protesta, nato dal basso, ha incrociato l’eco delle proteste di altri cittadini, altre montagne, altri drammi della Toscana. Ed è forse la risposta logica di una Terra sfruttata e oppressa quella di veicolare la propria sofferenza attraverso i suoi abitanti, resi sempre più impotenti, quale che sia la loro reazione, di fronte a scempi ingiustificati che ne sfigurano il corpo e lo spirito.

Le persone che ne avvertono il respiro affannato non sono poche e quello che il movimento ha avuto modo di constatare è che è proprio la rassegnazione ad aver permesso ad altre persone, che vivono la Terra con disprezzo ed arroganza, di abusarne ciecamente per soddisfare unicamente le loro ambizioni e la loro avarizia.

É ovvio che a soffrire è l’ecosistema Terra, completo di creature animate e oggetti inanimati, e quest’urlo sta continuando a rimbalzare in tutte le terre oggetto di conquista per il profitto e la nuova accumulazione. Sta rimbombando nei campi, nei corsi d’acqua, nelle montagne, nelle dimore sempre più sepolte sotto città e stati in guerra, rumorosi ed insensibili alle vite che li abitano.

Noi del movimento, uniti dal Pratomagno, ci siamo ritrovati dal basso, sulla strada, dove già vivevamo in mille modi diversi ma ugualmente contrari al modello dominante. Abbiamo scelto di camminare con i piedi ben piantati per Terra perché pensiamo che solo così si possa proseguire in avanti e raggiungere il necessario cambiamento, la necessaria rivoluzione.

E questa Terra, con i suoi abitanti, continueremo a difenderla perché i nostri figli possano ancora sentirne il battito e possano a loro volta trasmettere questa ricchezza a chi li seguirà.

La manifestazione si terrà sulla strada di crinale all’incrocio per Bagni di Cetica

Coordinate geografiche: 43°41’27.3″N 11°37’18.0″E

Per chi può, chiediamo di non arrivare in auto, percorrendo le passeggiate consigliate.

a. Passeggiata Nord: partenza Rifugio Secchieta ore 8.30. 16km andata e ritorno

b. Passeggiata Sud: partenza tunnel Pratomagno ore 10.00. 8 km andata e ritorno

In alternativa, si potrà parcheggiare nei pressi del luogo della manifestazione o lungo la strada di crinale, dove possibile.

Pratomagnosenzasfalto