Commissione Covid, Sergio Mattarella: “Le camere non sono un contropotere giudiziario”

Commissioni Covid, la bacchettata di Mattarella: “Le camere non sono un contropotere giudiziario” riporta il giornalista Concetto Vecchio su La Repubblica.
Il nostro è un Paese che ha ormai perduto l’equilibrio, l’imparzialità e l’onestà intellettuale.
Una domanda per il Presidente Sergio Mattarella.
Le Camere non sono un contro potere giudiziario nemmeno quando costituiscono le commissioni di inchiesta per indagare sulla mafia, sulle stragi terroristiche e sulla P2?
Le commissioni sul Covid sono un contro potere giudiziario inammissibile e le altre no? Quando le Commissioni d’inchiesta hanno decretato che tizio e caio erano mafiosi in barba alle indagini giudiziarie andava bene?
Quando però l’ANM, definita da Francesco Cossiga “associazione a delinquere di stampo mafioso“, si intromette nella riforma della giustizia, allora in quel caso non sono un contro potere legislativo?
In questo caso però appare quasi che il Presidente si senta più politicamente tutelato da una Corte Costituzionale con giudici da lui nominati, tra i quali il consulente giuridico che ha assistito Mario Draghi sulle norme Covid poi avvallate dal Presidente stesso.
Le esternazioni di Mattarella a me appaiono poco consone al ruolo, ma per l’amor di Dio è soltanto un mio modesto parere.
Preme altresì ricordare le parole di Sergio Mattarella allorché sentenziava: “non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione perché quell’invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui“.
Mi viene il dubbio.
Su tutto in questo Paese si sono fatte inchieste parlamentari negli ultimi cinquanta anni, ma sul Covid secondo il Presidente Mattarella non è lecito sollevare dubbio.
Ecco che allora inizio a dubitare.
E tutti i DPCM che ha lasciato passare in barba al diritto e alla legalità, per non parlare dei decreti?
In fondo mi sembra di ricordare che il potere delle commissioni sia costituzionalmente previsto, mi aspetterei che il Presidente della Repubblica quale garante della costituzione lo debba riconoscere pienamente.
Oppure no?