Spike-Patia: la proteina spike Covid-19 è patogena

In data 17 agosto 2023 la rivista scientifica Biomedicines ha pubblicato uno studio clinico redatto dall’equipe del dr. Peter I. Perry, docente presso la Facoltà di Medicina del Queensland in Australia, dal titolo “Spikeopathy: la proteina spike COVID-19 è patogena, sia dal virus che dall’mRNA del vaccino“.

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Studio Biomedicines 17 agosto 2023

La pandemia di COVID-19 ha causato molte malattie, molti decessi e profondi sconvolgimenti per la società.
La produzione di vaccini “sicuri ed efficaci” era un obiettivo chiave per la salute pubblica. Purtroppo, alti tassi senza precedenti di eventi avversi hanno oscurato i benefici.
Lo studio peer review revisionato il 17.7.2023 ed accettato il 24.7.2023, in due parti presenta prove dei danni diffusi dei nuovi prodotti COVID-19 mRNA e vaccini adenovectorDNA ed è nuova nel tentativo di fornire una panoramica completa dei danni derivanti dalla nuova tecnologia nei vaccini che si basavano su cellule umane che producevano un antigene estraneo che ha prove di patogenicità.
Un primo articolo che esplora il contatore dei dati peer-reviewed alla narrativa “sicura ed efficace” collegata a queste nuove tecnologie.
La patogenicità della proteina spike, definita “spikeopatia”, sia dal virus SARS-CoV-2 che prodotta da codici genetici del vaccino, simile a un “virus sintetico”, è sempre più compresa in termini di biologia molecolare e fisiopatologia.
La trasfezione farmacocinetica attraverso tessuti corporei distanti dal sito di iniezione da parte di nanoparticelle lipidiche o vettori di vettori virali significa che la “spikeopatia” può colpire molti organi.
Le proprietà infiammatorie delle nanoparticelle utilizzate per trasportare l’mRNA; N1-metilpseudouridina impiegata per prolungare la funzione dell’mRNA sintetico; la diffusa biodistribuzione dei codici mRNA e DNA e delle proteine spike tradotte, e l’autoimmunità attraverso la produzione umana di proteine estranee, contribuiscono agli effetti dannosi. Questo accurato studio esamina gli effetti autoimmuni, cardiovascolari, neurologici, potenziali effetti oncologici e le prove autopsiche per la spikepatia.
Con molte tecnologie terapeutiche basate sui geni pianificate, una rivalutazione è necessaria e tempestiva.

Altro che booster o inoculi annuali assieme all’antinfluenzale – scrive il prof. Paolo Bellavite dell’Università degli Studi di Verona – ormai ignorare le montanti evidenze è solo segno di ignoranza, malafede o, in caso di raccomandazione a persone ignare del pericolo, di delittuoso sfruttamento dell’autorità sanitaria“.
Questo imponente studio – continua il professore – segue un articolo pubblicato dalla stessa Rivista nel febbraio 2023 dal titolo Risposta immunitaria e meccanismi molecolari degli effetti avversi cardiovascolari delle proteine spike dai vaccini SARS-CoV-2 e mRNA che ha anticipato molti concetti ormai chiari ed inconfutabili“.

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Studio Biomedicines 3 febbraio 2023