San Giovanni Valdarno: parte il servizio “Educativa di strada”

Il progetto, finanziato dalla conferenza zonale dei sindaci e che verrà realizzato dalla cooperativa sociale Coop21, prevede l’attivazione di interventi educativi nei confronti de i giovani con età superiore ai 15 anni. Primo passo il corso per operatori di strada, che si svolgerà nel Centro di GeoTecnologie di San Giovanni Valdarno da lunedì 30 maggio
Prende avvio il progetto “Educativa di strada” negli otto comuni di Valdarno aretino. Un progetto finanziato dalla conferenza zonale dei sindaci che verrà realizzato dalla cooperativa sociale Coop21, realtà con esperienza in gestione di servizi di educativa di strada.

Il progetto nasce dalla volontà di dare risposta alle situazioni di disagio dei giovani che si sono verificate sul territorio ed in particolare nei comuni sede di istituti scolastici superiori, San Giovanni Valdarno e Montevarchi. I ragazzi sono il target della popolazione che ha subito di più l’impatto della pandemia; le ricerche, ormai numerose sul tema, confermano, con dati preoccupanti, un mondo giovanile in difficoltà dove i problemi relazionali sono tra le cause più importanti cui agganciare le diverse criticità.

“Si tratta di un progetto importante che ha come obiettivo di contrastare il disagio dei giovani e degli adolescenti cresciuto in maniera significativa durante i due anni di emergenza sanitaria”, sottolineano il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi e l’assessore all’istruzione e alle politiche sociali Nadia Garuglieri. “Il progetto di educativa di strada interverrà nei due comuni che sono sede di scuole superiori, San Giovanni Valdarno e Montevarchi, ma prevederà una fase di studio e di analisi delle criticità in tutti in comuni del Valdarno. Ringraziamo la conferenza dei sindaci, il presidente, per aver fatto in modo di dare concreta attuazione ad una richiesta che era partita, un anno fa, proprio dal comune di San Giovanni Valdarno, per cercare, tutti insieme, di dare un supporto reale alle difficoltà che tanti adolescenti stanno affrontando in questo periodo così difficile. Per noi il progetto si aggiunge ai diversi interventi che abbiamo attivato sul territorio rivolti ai giovani di ogni fascia di età con l’obiettivo di offrire opportunità di crescita personale e civica”.

“Una delle priorità da affrontare come conseguenza lasciata dalla pandemia è il sostegno agli adolescenti e giovani su cui hanno pesato maggiormente le restrizioni sociali”, spiega Sergio Chienni, presidente della conferenza zonale dei sindaci. “L’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza all’interno del report 2021 evidenzia quanto sia necessario ricostruire un tessuto di spazi ricreativi ed educativi per sostenere i ragazzi nella loro socialità. In questo quadro il progetto di educativa di strada per adolescenti della zona Valdarno è una valida risposta per un intervento mirato sui giovani nella fascia 14 – 25 anni. Grazie alla presenza di personale qualificato nei contesti di aggregazione informale, si sviluppano relazioni positive con il target di riferimento, generando così azioni incentrate sui bisogni e i desideri degli adolescenti. Un modo discreto ma funzionale per promuovere azioni positive”.

Il volantino promozionale

Il cuore del progetto è rappresentato dagli educatori di strada che, dal lunedì al venerdì, lavoreranno a contatto con i ragazzi, incontrandoli direttamente nei luoghi di ritrovo e realizzando percorsi e attività di promozione del benessere giovanile, come antidoto al disagio che spesso viene associato a questa fascia di età, lavorando in rete con i soggetti del territorio impegnati in azioni a carattere sociale e promuovendo, più in generale, l’empowerment della comunità locale. Funzionale alla realizzazione di questo intervento sarà una prima fase di mappatura, che verrà attuata nei prossimi mesi in tutti gli otto comuni del Valdarno aretino: Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini.
Attraverso la somministrazione di un questionario di indagine sugli stili di vita ad adolescenti e giovani, gli operatori di strada saranno in grado di rilevare bisogni, necessità, opportunità e problematiche specifiche nel territorio di competenza.
Dopo aver instaurato una relazione con i gruppi di ragazzi, obiettivo successivo sarà quello di realizzare insieme attività educative, eventi e iniziative rivolti ai coetanei e alla comunità in generale, che li rendano protagonisti attivi, in una logica di promozione del benessere e sviluppo di comunità.

Coop21 organizzerà un corso per operatori di strada, che si svolgerà nel Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno, in orario mattutino, da lunedì 30 maggio a giovedì 16 giugno. Il corso si compone di 30 ore di formazione in aula, con possibilità di svolgere ore di tirocinio in affiancamento alle équipe già operative sul territorio. Le lezioni sono finanziate dalla conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino, e sono gratuite per i partecipanti. Hanno come obiettivi la formazione e la selezione di operatori da impiegare nel servizio di educativa di strada, nonché di fornire nuove skills ad attori della comunità locale impegnati in attività sociali a contatto con il target giovanile.

Per iscriversi alle lezioni è necessario non aver compiuto i 30 anni di età, essere laureandi o laureati in discipline educative, sociosanitarie, psicosociale, sociologiche, antropologiche oppure diplomati di scuola superiore con esperienza nel settore sociale. Occorrono inoltre conoscenza e competenze di gestione social network, buona padronanza dei sistemi operativi e capacità di gestione back office, inserimento dati, editing e gestione contenuti multimediali, piattaforme di lavoro in team. Per iscriversi è sufficiente compilare il modulo presente al link https://forms.gle/As22315K4Rnqv83R9

“Consideriamo un importante risultato l’attivazione del servizio di educativa di strada nel Valdarno aretino”, dichiarano Verusca Banci vice presidente della cooperativa sociale Coop21 e Monica Panichi coordinatrice del servizio. “La bassa soglia di accesso che caratterizza il servizio permette di intercettare i bisogni di ragazzi e ragazze che altrimenti rimarrebbero inascoltati, e al contempo offrire a questi ultimi opportunità concrete di cittadinanza attiva e protagonismo giovanile nel proprio territorio. Gli effetti della pandemia sugli adolescenti sono stati importanti, considerando la particolarità di questa fase evolutiva, e sono tuttora visibili. Per questo ora più che mai l’operatore di strada si pone nei confronti dei giovani da un lato in una dimensione di ascolto e di supporto, dall’altro come motivatore e propositore di stimoli positivi e opportunità di espressione”.