San Giovanni Valdarno: festa dell’Unità nazionale e delle forze amate

Il 4 novembre rappresenta una delle date più significative della storia italiana. In quel giorno del 1918, con l’entrata in vigore dell’armistizio firmato a Villa Giusti nei pressi di Padova, si concluse la Prima Guerra Mondiale e l’Italia completò il suo percorso di unificazione nazionale.

Dopo oltre tre anni di conflitto, il Paese si trovò a fare i conti con le profonde ferite materiali e morali lasciate dalla guerra, ma anche con la consapevolezza di aver compiuto un passo decisivo verso l’unità e la libertà.

Da allora, il 4 novembre è diventato il giorno dedicato alla memoria e alla gratitudine verso le Forze Armate e tutti coloro che, con il proprio impegno e sacrificio, hanno contribuito a costruire la pace e a difendere i valori della democrazia.

È una ricorrenza che unisce l’intera nazione in un momento di riflessione collettiva sul significato dell’identità e della coesione civile.

Martedì 4 novembre anche San Giovanni Valdarno renderà omaggio a questa ricorrenza con la celebrazione della Festa dell’Unità nazionale e della Giornata delle Forze Armate.

La manifestazione prenderà il via alle 8,30 con la Santa Messa nella chiesa di San Lorenzo in piazza Masaccio.

Alle 9,30 la delegazione comunale si recherà al cimitero per deporre una corona d’alloro al sacrario dei caduti, seguita, alle 10,15, dalla cerimonia al monumento ai caduti nel giardino Pineta sul Lungarno Don Minzoni, dove si terrà la commemorazione ufficiale.

Nel corso dell’evento porterà il proprio saluto il sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, che sottolineerà l’importanza di mantenere viva la memoria storica e di promuovere, ogni giorno, il valore della pace e della solidarietà.

“Ognuno di noi, nella vita quotidiana – dichiara il sindaco Valentina Vadi – può fare molto per concorrere e mantenere la pace: abbiamo noi tutti il dovere morale di difendere e tutelare le istituzioni democratiche, di raccontare e di non disperdere la memoria di quanto di feroce è accaduto nel nostro paese e in Europa, di rendere le giovani generazioni coscienti e consapevoli dell’orrore prodotto dalla guerra, dall’odio razziale e religioso, dalla prepotenza e dalla violenza, mantenendo un’attenzione vigile rispetto a quel periodo oscuro del nostro passato, e rispetto a quanto sta accadendo ancora nel presente.

Anche in una comunità piccola come la nostra, è compito importante – e qui mi rivolgo, in modo particolare, a chi ricopre incarichi pubblici ed amministrativi – creare e determinare le condizioni per una convivenza pacifica e collaborativa, di aiuto reciproco e di supporto verso i più deboli, di attenzione alle sofferenze individuali, di costruzione di un tessuto urbano coeso e sereno nel quale vivere, un luogo accogliente e rispettoso della molteplicità delle idee e della diversità che si dispiegano nella dialettica del confronto civile e democratico”.

Alla cerimonia parteciperanno le autorità civili e militari, le associazioni combattentistiche e d’arma e le realtà del territorio. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.