di Stefano Pezzola
Come in una puntata della serie televisiva sudcoreana Squid Game dal 3 febbraio più di 650 dipendenti dello stabilimento catanese di Pfizer sono rimasti in attesa di conoscere il loro destino lavorativo.
Chi insomma sarebbe stato colpito dalla scure dei licenziamenti annunciati dalla multinazionale americana.
Nel pomeriggio del 7 febbraio – dopo giorni di attesa e preoccupazioni – è stato trasmesso dall’azienda l’elenco dei 130 esuberi.
“Ho letto il mio nome nella lista che è girata nelle chat e non riuscivo a crederci: nessuno mi aveva avvertita in questi giorni, anzi, mi era stato detto che non mi avrebbe riguardato. L’ho saputo con un messaggio whatsapp”, racconta una dipendente che lavora da 5 anni e mezzo in Pfizer.
Pfizer ha deciso di tagliare due reparti, ne resta uno solo in piedi per la produzione del Tazocin, un farmaco usato negli adulti e negli adolescenti per il trattamento delle infezioni batteriche, come quelle che colpiscono il tratto respiratorio inferiore.
Pfizer ha annunciato in realtà l’esubero complessivo di 240 dipendenti per lo stabilimento produttivo di Catania.
Come detto saranno 130 i lavoratori a tempo indeterminato tagliati dalla multinazionale.
A questi si aggiungono 50 lavoratori interinali, ai quali non sarà rinnovato il contratto a Febbraio, e 60 ai quali scadrà il contratto entro Agosto.
Pfizer prevede comunque che le vendite del vaccino anti-Covid Comirnaty e della pillola Paxlovid per la terapia dell’infezione da Sars-CoV-2 possano ammontare a 54 miliardi di dollari nel 2022. Lo ha comunicato annunciando i risultati finanziari relativi al quarto trimestre e all’intero esercizio 2021.
Per l’anno in corso il colosso Usa corregge al rialzo le attese sul fatturato di Comirnaty, a 32 miliardi, in base alle dosi che consegnerà nel 2022 includendo i contratti firmati a fine gennaio. Sulla stessa base, le entrate legate a Paxlovid dovrebbero essere di 22 miliardi.
Per la serie il pubblico paga ed il privato incassa!
“Che trimestre e che anno!” ha commentato su Twitter il presidente e Ceo di Pfizer, Albert Bourla aggiungendo: “abbiamo raggiunto circa 1,4 miliardi di pazienti con i nostri farmaci e vaccini. E’ più di una persona su 6 sulla Terra. Mai prima d’ora il nostro impatto sui pazienti è stato così ampio”.
Che dire Mr. Bourla, grazie di tutto.