Massimo Gervasi: “E’ questo un virus classista: colpisce i deboli e favorisce i (già) ricchi”

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI APIT, MASSIMO GERVASI:

“Per mesi abbiamo vissuto nella paura e nell’incertezza. Ci hanno fatto credere che dovevamo attendere ed aver fiducia, per poi scoprire che siamo stati privati della nostra libertà, della nostra dignità, del nostro lavoro, della nostra unica risorsa di sostentamento. Si è vero, noi imprenditori siamo forti: ricchi di valore e di coraggio, il coraggio di fare impresa e di mettere in moto un circolo economico importante, lo stesso che alimenta questo paese. Siamo il bancomat di questo Governo, un Governo sprecone che ti cerca nel momento dei suoi bisogni ma che ti disconosce quando sei tu ad averne bisogno.

SE TU MI CHIUDI TU MI AIUTI questo ora il nostro slogan. Lo Stato ha provocato una discriminazione sociale ed economica tra Pubblici e Privati mai vista prima. Ora chiediamo di essere trattati tutti allo stesso modo: stesse garanzie e stesse tutele.
I DPCM sono una corda al collo per tantissime anime abbandonate dal sistema, un sistema che crea divisioni e distinzioni sociali ed economiche.

Perché lo Stato commette errori? Perchè lo Stato ha emesso oltre 1500 tra DPCM, emendamenti, circolari ? Ve lo dico io: PERCHÉ NON SA CHE PESCI PRENDERE. Ciò non sarebbe accaduto se lo Stato avesse coinvolto i veri protagonisti di questa odissea: le Partite Iva, i loro commercialisti, e soprattutto “tutta la politica. Ciò non sarebbe accaduto se non fosse venuta meno la democrazia, se i Politici fossero stati meno attaccati alla poltrona. L’unico momento di unità, i nostri politici lo hanno dimostrato non rinunciando ad un solo centesimo dei loro stipendi e rimborsi; è mancato questo esempio di umiltà, anzi, senza vergogna e senza pudore, ne hanno tratto ulteriori incrementi.

Il Presidente Conte chiede sacrifici solo a noi imprenditori, oltre le nostre possibilità. Ci illude, ci fa spendere e poi ci fa richiudere indicandoci ancora come responsabili ed untori di questo Virus. Per finire, aggiunge una frase che non lascia dubbi di interpretazione:” se fossi dall’ altra parte anche io sarei arrabbiato col Governo”; è vero sig Conte, avrebbe ragione ad essere arrabbiato, perché lo Stato ha fallito. Doveva occuparsi di scuola e trasporti ed invece ha fallito. Doveva organizzare la Sanità pubblica, la stessa che per anni è stata tagliata e ridimensionata, ed oggi siamo ancora nelle stesse condizioni di marzo….

UN FALLIMENTO CHE STA COSTANDO VITE UMANE, UN FALLIMENTO CHE HA MESSO IN GINOCCHIO L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE.
Va istituito immediatamente un tavolo di crisi. Tra le misure necessarie, erogazione a fondo perduto in relazione alla perdita di fatturato dell’azienda, credito, decontribuzione e cassa in deroga per tutti i  dipendenti in forza all’azienda, Credito d’imposta per gli affitti e stop agli sfratti per tutto il 2021; soprattutto va allestito un Fondo a disposizione di tutte le imprese alimentato dalla decurtazione di stipendi , vitalizzi e pensioni d’oro di tutto il comparto politico, dirigenziale e amministrativo Italiano: CONTRIBUISCANO I RICCHI A QUESTA PANDEMIA ECONOMICA E NON I GIA’ DEBOLI E POVERI.

Chiudendo Ristoranti alle 18 (che tanto hanno dato al rispetto delle regole), chiudendo Palestre e Centri Benessere (proprio loro che da sempre si sono occupati della salute ed il benessere di tutti), chiudendo le piazze delle città, non diminuiscono i contagi: aumentano i disoccupati, aumentano le chiusure di imprese che tra costi e benefici non hanno scelta, aumentano gli squilibri sociali ed economici, aumentano le psicosi. Restrizione queste che si andranno a ripercuotere su ogni tipo di attività e su tutta la popolazione.

Abbiamo scelto di manifestare con dei Flashmob onde evitare infiltrazioni teppiste; noi siamo per la democrazia in un contesto pacifico. Mi auguro che anche le nostre Governance prendano esempio da noi e soprattutto si ricordino di rileggere la Costituzione. ”
Si dice che la VERITA’ di quanto stia realmente accadendo la sapremo soltanto leggendola sui libri di scuola …. Noi non aspetteremo quel giorno !!!