Il sindaco di Castelfranco-Piandiscò “Una delibera storica che segna un ritorno della gestione idrica sotto il diretto controllo democratico dei Comuni, garantendo maggiore trasparenza e partecipazione.”
Si chiude un’era e se ne apre una nuova per la gestione del servizio idrico in Toscana:
l’acqua tornerà nella totale proprietà dei Comuni e verrà gestita in forma completamente pubblica nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo.
Lo ha deciso con una delibera storica, all’unanimità, la Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Ottimale 3 (ATO 3) – Medio Valdarno dell’Autorità Idrica Toscana, riunitasi ieri a Firenze.
“Il cuore della delibera – ha sottolineato Michele Rossi, sindaco di Castelfranco-Piandiscò – è uno stop alla privatizzazione e un percorso nuovo, che mira alla gestione in house dell’acqua pubblica.
Diamo sostanza a una posizione che ho sostenuto, insieme agli altri sindaci, fin dal mio insediamento.
La mia, la nostra, posizione ha trovato consensi sempre più ampi, fino a diventare maggioritaria.
La discussione tra i comuni, di ogni colore politico, ha portato a maturare una visione condivisa molto importante e di questo ringraziamo tutti i sindaci che nell’assemblea di ieri hanno tracciato una strada nuova, verso la gestione
pubblica”.
“Ci tengo a ricordare – conclude Michele Rossi – che tre anni fa la prospettiva era quella di una multiutility quotata in borsa con all’interno il servizio idrico gestito coi privati, oggi non solo abbiamo scongiurato la quotazione, ma riportiamo in mano interamente pubblica la gestione del servizio idrico.
Per noi è un motivo di grande soddisfazione, perché attraverso una discussione seria e centrata sul merito, mettendo le nostre comunità al centro, abbiamo portato sempre più comuni sulle nostre posizioni, trovando sostegno anche tra sindacati, associazioni e forze politiche.”
L’Assemblea dei Sindaci, infatti, ha deliberato la sospensione immediata del bando per l’individuazione del nuovo socio privato di Publiacqua.
Di conseguenza, dopo le procedure necessarie, Publiacqua tornerà ad essere una società interamente pubblica.
Il servizio idrico sarà affidato, tramite modifiche degli statuti societari, con la modalità “in house” nell’ambito di Plures Multiutility che sarà anch’essa interamente pubblica e, soprattutto, non quotata in borsa.
La nuova prospettiva vede ora un servizio idrico davvero pubblico, affidato a una società in house a sua volta completamente pubblica.
Una casa di vetro, in cui le scelte strategiche saranno assunte sulla base delle esigenze dei territori, che tornano così ad essere protagonisti.
Una grande vittoria per tutti i comuni e le comunità che permetterà di garantire e proteggere una risorsa preziosa come l’acqua dagli interessi di pochi in nome degli interessi di tutti.







