Domenica 23 novembre alle 17, al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie di San Giovanni Valdarno, si terrà la conferenza “L’Annuncio in Angelico” con Carl Brandon Strehlke, curatore della grande mostra Beato Angelico che si tiene a Firenze fino al 25 gennaio 2026, e Monsignor Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze e tra i massimi studiosi di arte sacra.
L’incontro, introdotto dai saluti del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, rientra nel ciclo “Angelico nel tempo”, organizzato da Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana e Museo di San Marco in occasione dell’importante mostra monografica allestita a Firenze dal 26 settembre 2025.
Durante la conferenza i relatori approfondiranno il tema dell’Annunciazione nell’opera di Beato Angelico, uno dei soggetti più iconici e ricorrenti della produzione del frate pittore, affrontato in numerose varianti lungo tutto il suo percorso artistico.
Tra queste spicca la preziosa tavola realizzata tra il 1432 e il 1435, abitualmente conservata proprio nel Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, probabilmente destinata al convento dei francescani osservanti di Montecarlo.
L’opera, da sempre considerata un capolavoro assoluto del patrimonio cittadino, sarà inoltre tra i prestiti di rilievo presenti alla mostra fiorentina.
Il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi e l’assessore alla cultura Fabio Franchi esprimono “profondo apprezzamento per una iniziativa di grande prestigio, che vede San Giovanni Valdarno inserita in un contesto culturale di respiro nazionale e internazionale.
La presenza dell’Annunciazione del nostro Museo nella grande mostra dedicata a Beato Angelico – affermano – è motivo di orgoglio e vanto per l’intera comunità, oltre che un importante riconoscimento del valore storico e artistico dell’opera”.
Nel percorso presentato dai relatori, l’Annunciazione emerge come una vera e propria meditazione pittorica sull’incontro tra umano e divino, sulla luce e sulla parola come strumenti di rivelazione, in un dialogo che attraversa tavole, pale d’altare e affreschi, fino ai celebri dipinti del convento di San Marco.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie e prevede ingresso libero fino a esaurimento posti.








