Il governo olandese confisca e chiude 3.000 aziende agricole per conformarsi alle norme ambientali dell’UE

di Stefano Pezzola

Il governo olandese sta progettando di confiscare e chiudere fino a 3.000 aziende agricole vicino ad aree sensibili dal punto di vista ambientale per essere conformi alle norme ambientali dell’UE.
Fonte:
https://www.telegraph.co.uk/world-news/2022/11/28/netherlands-close-3000-farms-comply-eu-rules/
I contadini sono OBBLIGATI a vendere allo Stato le terre.
E Le proteste vengono soffocate dalla polizia.
Il piano del governo per ridurre le emissioni di azoto del 50% entro il 2030 ha identificato gli agricoltori come maggiori responsabili dell’inquinamento ma quest’ultimi ritengono che la misura abbia ingiustamente preso di mira il settore agricolo.
Il governo proporrà un “acquisto obbligatorio” agli agricoltori, un’offerta volontaria una tantum“, ha riferito a Bloomberg il ministro Christianne van der Wal.
Agli agricoltori verrà offerto un accordo equo secondo il valore della fattoria, è quanto si apprende dal piano del governo.
In risposta alla decisione, il direttore esecutivo della ricerca sui consumatori Will Hild ha dichiarato al Daily Caller: “La guerra dei Paesi Bassi agli agricoltori per perseguire la loro agenda ESG serve come un duro avvertimento. Gli americani dovrebbero essere vigili contro gli sforzi sia dei governi che delle grandi aziende di Wall Street come BlackRock che spingono verso questi stessi pericolosi obiettivi“.
E’ difficile non intravedere l’incoscienza del criminalizzare gli agricoltori durante la più grande crisi alimentare globale degli ultimi decenni.
Questo probabilmente aggraverà la situazione con l’esplosione dell’inflazione dei prezzi alimentari che già stiamo vivendo.
I Paesi Bassi sono il secondo esportatore mondiale di prodotti agricoli dopo gli Stati Uniti e forniscono verdure per gran parte dell’Europa occidentale.
Oltre la metà della terra olandese è utilizzata per l’agricoltura.
Nonostante la terra limitata e un clima piovoso, l’innovazione agricola orientata verso un minore utilizzo di acqua e una riduzione delle emissioni di carbonio ha permesso ai Paesi Bassi di diventare un importante esportatore di tecnologia agricola e alimentare.