Cresce ancora l’Avis in Toscana, donazioni alla prova del covid

AREZZO. Sono numeri importanti quelli che Avis Regionale Toscana ha presentato questa mattina (sabato 3 ottobre) nel corso dell’Assemblea annuale che si è svolta in modalità inedita per rispettare le misure di sicurezza previste dai protocolli anti-covid. Più di 250 delegati delle 180 sedi locali della Toscana si sono incontri in 9 località diverse (nelle zone di Arezzo, Firenze, Empoli, Grosseto, Livorno, Lucca – Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Prato) ed hanno svolto i lavori in videoconferenza.

Soddisfazione espressa dal presidente regionale Adelmo Agnolucci. “Il 2020 -afferma Agnolucci- ha visto Avis Toscana in prima linea per assicurare il fabbisogno di sangue e plasma necessario ai pazienti toscani, nonché per garantire continuità in piena sicurezza alle oltre 180 sedi sul territorio. È dunque con soddisfazione ed orgoglio per il lavoro svolto, ma anche con una grande volontà di ripartire, che affrontiamo l’assemblea annuale nella speranza che questa occasione possa essere di buon auspicio ed il primo passo per un ritorno definitivo ad una piena normalità”.

Nella sua relazione Agnolucci ha sintetizzato gli importanti risultati ottenuti nel 2019 e anticipato i numeri che descrivono l’impegno della Avis Toscane in questo complicato 2020: nei primi 9 mesi di quest’anno sono cresciute addirittura dell’1,5% le donazioni targate Avis rispetto allo stesso periodo del 2019. “Stiamo parlando di un universo di 73.162 soci di cui 71.659 donatori. Ma dietro ai numeri -ha aggiunto Agnolucci-, che sono importanti, c’è il cuore e l’anima di ogni singola persona e la dedizione e costanza delle sedi locali senza il cui impegno sarebbe impossibile assicurare al sistema sanitario sangue, plasma e altri componenti fondamentali alla cura di molti pazienti”.

Il Report sociale 2019
Nel corso dell’Assemblea, Avis Toscana ha approvato il bilancio e la relazione delle attività del 2019, presentando anche il Report sociale che racconta, tramite alcuni significativi numeri, risultati e attività. Già nel 2019 il numero di donazioni Avis in Toscana era cresciuto dello 0,6%: in totale i donatori Avis hanno fatto 111.159 donazioni, di cui 82.014 di globuli rossi, 25.552 di plasma e 3.593 di multicomponenti. La crescita più marcata si è avuta nell’area sud-est (province di Arezzo, Siena e Grosseto) con un +1%, mentre +0,6% è stato l’aumento nell’area nord-ovest (Massa Carrara, Lucca, Pisa e Livorno) e un +0,2% nell’area vasta centro (Prato, Pistoia e Firenze). Stabile l’andamento dell’ingresso dei nuovi soci rispetto al 2018: 6.885 di cui ben il 56% under 35 (3.874). Molto buoni anche i risultati delle Avis in merito alla capacità programmatoria: le prenotazioni tramite l’Agen-Dona, strumento strategico per l’efficienza del sistema toscano, hanno superato l’80% di quelle totali Avis, con un sensibile miglioramento della loro affidabilità: segno di maggiore responsabilità del donatore e di efficienza nella gestione della chiamata da parte delle sedi locali.

“La maggiore capacità programmatoria -commenta Agnolucci- conquistata negli anni ci ha permesso di gestire al meglio anche la fase, ancora viva, dell’emergenza sanitaria, nella quale è essenziale l’accesso su prenotazione e in totale sicurezza. I mesi che ci attendono non sono semplici -conclude il presidente regionale di Avis- ma siamo pronti a fare la nostra parte come sempre per garantire le donazioni che rappresentano la certezza delle cure per chi ne ha bisogno”.

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