Covid-19: notizie da Cuba

di Stefano Pezzola

Tamponiamo la situazione.

Cuba è riuscita ad evitare la prima ondata della pandemia, grazie a misure sanitarie preventive, a un’enorme attenzione e alla qualità di un sistema sanitario che ha permesso un tasso di mortalità degli ospedalizzati tra i più bassi al mondo.

Il seguente grafico elaborato sul sito https://www.ourworldindata.org fotografa molto bene l’andamento dei decessi a Cuba rispetto al nostro Paese.

Con la riapertura del Paese ai turisti i casi di contagio sono aumentati, fino a raggiungere livelli preoccupanti tra luglio e agosto 2021.

In quelle settimane si sono toccati quotidianamente quasi 10mila contagiati.

Il seguente grafico riassume in modo puntuale e preciso la situazione, ancora una volta messa in relazione al nostro Paese.

Oggi però la situazione è molto diversa.

Ma non era né facile né scontato che Cuba riuscisse a invertire il trend, ad abbattere la curva di contagi e morti dell’estate 2021.

Se ci è riuscita è stato innanzitutto grazie a un programma vaccinale di assoluto successo, iniziato dopo che il Cecmed (Centro para el control estatal de medicamentos, equipos y dispositivos médicos) ha concesso l’autorizzazione per uso d’emergenza dei vaccini pubblici proteici cubani.

I dati sui contagi sembrano un piccolo grande miracolo!

Oggi i decessi sono stati azzerati e i nuovi contagi superano di poco il centinaio.

E questo grazie a una campagna vaccinale in tempi record e all’efficacia di vaccini sviluppati nonostante l’embargo imposto dagli Stati Uniti, che ostacola l’approvvigionamento di materie prime, tecnologie e strumenti.

A Cuba si sono concentrati su vaccini proteici che a differenza dei vaccini a materiale genetico come Pfizer e Moderna, si basano su una tecnologia già nota e largamente utilizzata anche in campo pediatrico.

Cuba durante il primo anno della pandemia ha gestito molto bene le diverse varianti del virus, con un eccellente sistema di salute pubblica, l’uso di monoclonali e di diverse formulazioni di interferone.

Dal 15 novembre il paese ha riaperto al turismo internazionale ed è finalmente partito l’anno scolastico.

Un grande sistema di educazione pubblica, una biotecnologia pubblica, una eccellente divulgazione scientifica fanno sì che la popolazione si fidi e sia orgogliosa della sua Scienza!

Il prossimo grafico fotografica il risultato della campagna vaccinale rispetto al nostro Paese.

I vaccini cubani non sono gli unici al mondo ad essere proteici, il NOVAVAX è in attesa dell’approvazione alla Food and Drug Administration ormai da molti mesi ed è al vaglio dell’Agenzia europea per i medicinali. Si tratta di vaccini che mostrano al sistema immunitario direttamente un frammento della proteina spike del coronavirus.

Si tratta di vaccini a basso costo, con un brevetto pubblico ed un trasferimento di tecnologia piuttosto semplice e probabilmente per questi motivi non piacciono all’Unione Europea e al nostro Paese!

La speranza è che la geopolitica non ostacoli un bene pubblico come il vaccino, e se quello cubano dovesse fornire ulteriori conferme riguardo all’efficacia ed alla sicurezza, ci attendiamo una immediata autorizzazione da parte degli Enti Preposti.

“Il capitalismo è un sistema che si regge su leggi cieche, distruttive e tiranniche imposte alla specie umana”.

I vaccini cubani non sono semplicemente l’orgoglio di un paese povero ma biotecnologicamente avanzato.

I vaccini a materiale genetico come Pfizer, Moderna (mRNA) trasportano le informazioni necessarie alle nostre cellule per produrre frammenti di virus (la famosa spike) contro cui poi il nostro corpo scatena diverse risposte immunitarie, tra cui la produzione di anticorpi in grado di proteggerci.

I vaccini cubani, invece, mostrano al nostro sistema immunitario direttamente un frammento della proteina spike del virus, e per questo vengono classificati come vaccini tradizionali a subunità proteica.

Sono vaccini che mostrano pochissimi eventi avversi e che utilizzano una tecnologia disegnata e sviluppata in particolar modo per la popolazione pediatrica e fragile.

Nessun uomo vero, nessuno rivoluzionario vero, muore invano”.