Un viaggio sonoro, poetico e intimo per affrontare uno dei temi più profondi e universali: la vita e il suo compimento.
È questo il cuore di “Come un battito d’ali”, lo spettacolo di poesia e musica che andrà in scena giovedì 14 novembre alle 21 nella Sala La Nonziata in via Giovanni da San Giovanni, a San Giovanni Valdarno.
L’iniziativa, promossa dalle associazioni Liberarte e Avo, è realizzata dall’associazione Contatto, con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno.
“Come un battito d’ali” propone un racconto sonoro e poetico che affronta con sensibilità e profondità il tema della morte e della “prossimità” nell’ultima fase dell’esistenza.
Antiche melodie, voci evocative e testi originali si intrecciano per dare vita a una riflessione sul mistero della realtà, dove nascere, vivere e morire diventano parte di un’unica, perfetta danza.
Attraverso la forza della parola e della musica, lo spettacolo invita a riconoscere la morte come passaggio necessario per accogliere pienamente la vita, un invito a guardare con coraggio e dolcezza ciò che spesso spaventa, ma che appartiene alla condizione umana di tutti.
Sul palco si alterneranno Carlo Cesarano, Rossana Damianelli, Paolo Fabbroni e Sabrina Tinghi, che ha anche curato i testi della serata.
L’evento nasce nel solco delle attività dell’associazione Contatto, realtà impegnata a promuovere una nuova cultura della cura e della prossimità.
L’associazione, infatti, si propone di realizzare un Hospice in cui le persone alla fine della loro esistenza possano vivere in un ambiente accogliente, intimo e vicino ai propri affetti.
Oltre a questo, Contatto si impegna a informare i cittadini sull’accesso alle cure palliative, sensibilizzare sul tema della morte e della dignità del fine vita e offrire sostegno morale e pratico a chi affronta la malattia o la perdita di una persona cara.
L’ingresso alla serata è a offerta libera a sostegno dell’associazione Contatto.
