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Montevarchi: “I cani di Raffaello” di Carlo Vanoni presentato in Palazzo del Podestà

MONTEVARCHI. Primo appuntamento di queste festività natalizie con “Libri al Palazzo del Podestà”, con la presentazione del volume “I cani di Raffaello” scritto dal critico d’arte Carlo Vanoni. L’evento si svolgerà mercoledì 8 dicembre alle ore 16.30 nella Sala del Consiglio Comunale in Palazzo del Podestà.

Interverranno l’autore del libro, il Sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini e il critico d’arte Giovanni Faccenda. Si tratta del primo romanzo scritto da Carlo Vanoni, artista eclettico e poliedrico. Infatti Carlo Vanoni incomincia la sua carriera come musicista chitarrista, diplomandosi a Colonia in chitarra jazz contemporanea. Si laurea prima in Sociologia dei mass media e comunicazione all’università Urbino e successivamente in Conservazioni dei Beni Culturali all’università Ca’ Foscari di Venezia. Intraprende quindi l’attività di consulente per gallerie, curando mostre di prestigiosi artisti, di presentatore televisivo e di divulgatore attraverso innumerevoli conferenze sull’arte contemporanea.

Ha pubblicato il libro “Andy Warhol era calvo”, una raccolta di testi scritti per la rivista bimestrale Arte iN dove tiene una rubrica fissa. Con Luca Berta è autore del saggio “A letto con Monna Lisa. Storia dell’arte per pendolari” tradotto in inglese (“In bed with Monna Lisa”). Con il comico Leonardo Manera è autore e interprete dello spettacolo teatrale “I migliori quadri della nostra vita”, un mix di comicità e storia da cui è nato il programma “L’arte di vivere” in onda su ZeligTV. E’ autore e interprete degli spettacoli teatrali “L’arte è una caramella” e “Michelangelo e il pupazzo di neve”. Ospite di trasmissioni radiofoniche (Radio 101, Radio 2) e televisive (“Cominciamo bene estate”, Geo & Geo, entrambe Rai3) è l’ideatore di BienNoLo, la prima Biennale d’arte milanese. Ha pubblicato per Solferino “A piedi nudi nell’arte” (2019), “Ho scritto t’amo sulla tela” (2020).

Qui in breve la presentazione del suo romanzo “I cani di Raffaello”

L’arte può salvare? L’arte può uccidere? Da mesi Raffaello si rigira in testa queste domande: da quando Matteo, il figlio della sua compagna, ha perso un occhio ed è finito in coma per un’aggressione omofoba. E all’improvviso tutta la sua cultura, tutta la bellezza che ogni giorno studia come professore di Storia dell’arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, a Raffaello non bastano più. Vuole una cosa sola: la vendetta. Ha deciso di tenere un ultimo corso, sull’arte minimalista e concettuale.

Ai suoi studenti intende lasciare un messaggio: la bellezza non salverà il mondo da sola e le stesse emozioni che danno luce alla vita rischiano di colorarla di violenza. Sarà il suo canto del cigno prima di abbandonare l’alveo rassicurante della teoria, e passare alla brutalità dei fatti. Non bastano a dissuaderlo né la compostezza della sua compagna, Rosaria, né la dolcezza della dottoressa Jeanne de Couteaux, che cura Matteo: con l’aiuto del Colombiano, commerciante di pietre preziose con un passato nella lotta armata, Raffaello mette in atto il suo piano indicibile. Duro, poetico, avvincente, profondo: il primo romanzo di Carlo Vanoni è indimenticabile. È una storia di ricerca e d’amore, dietro cui si staglia la parabola struggente dell’artista contemporaneo Félix González-Torres e del suo compagno Ross Laycock, morto di Aids. Il percorso di scoperta di Raffaello è una riflessione aperta sul nostro tempo: la passione deve sintonizzarsi con la ragione, per riuscire a salvarci.

 

 

Pierluigi Ermini

 

 

 

 

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