Home Attualità Lo scultore aretino Alessandro Marrone omaggia Pupo con una sua opera

Lo scultore aretino Alessandro Marrone omaggia Pupo con una sua opera

Il noto scultore aretino ha realizzato un’opera in acciaio di quattro metri di altezza dal titolo “Ut” che, installata a Ponticino, ripercorre e celebra la cinquantennale carriera del cantante Enzo Ghinazzi con un simbolico collegamento con la storia della musica a partire dalla prima notazione di Guido Monaco.

La scultura è stata fortemente voluta dalla famiglia di Pupo ed è stata poi commissionata a Marrone che, con la propria identità astratta e poliedrica, è oggi tra i principali rappresentanti internazionali dell’arte urbana con esempi diffusi tra l’Italia e l’estero.

L’opera racconta il percorso artistico del cantante a partire dal tetragramma nel basamento dove è inciso il primo spartito in pianoforte di “Su di noi” del 1980 per salire poi verso il cielo con una struttura intrecciata che rappresenta il dna della musica e che culmina nella parte superiore con una dedica all’ultimo album “Insieme” del 2025, fondendo così passato e presente.

Il monumento termina infine con la riproduzione di aeroplani di carta che, tra simbolismo e modernità, simboleggiano la diffusione della musica di Pupo nel mondo e l’eredità artistica che resterà impressa anche nel futuro.

Il titolo dell’opera “Ut” esprime, infine, la forte connotazione musicale della terra d’Arezzo che ha fornito i natali a Guido Monaco e pone il primo tassello di un ambizioso progetto condotto dal Maestro Marrone di realizzare altre sette sculture, ognuna dedicata a una nota, da installare in varie parti del mondo.

La tappa inaugurale di questo percorso è proprio a Ponticino che, nell’idea dell’artista, sarà collegata a un filo immaginario con altre nazioni per universalizzare le celebrazioni all’ideatore della moderna notazione musicale.

«Questa scultura – spiega Marrone, – ambisce a valorizzare il patrimonio musicale italiano a partire da Guido d’Arezzo.

Ringrazio il presidente della Fratres di Ponticino Francesco Sestini che, insieme alla famiglia, mi hanno offerto l’opportunità di realizzare la scultura dedicata alla carriera di Pupo.

Accostare la personalità di questo grande artista con la storia della musica e con la collocazione in terra d’Arezzo è un connubio eccellente che unisce passato e presente, arte e musica, locale e universale.

“Ut” non celebra solo la carriera di Pupo, ma racconta anche come la musica, attraverso le sue note, possa attraversare il tempo e lo spazio, lasciando un segno indelebile nella cultura e nell’identità di una comunità».

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