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Bright-night 2023: ad Arezzo e San Giovanni Valdarno la notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori

Tornano ad Arezzo e a San Giovanni Valdarno le attività di Bright-Night, la Notte europea delle Ricercatrici e Ricercatori.

Ad Arezzo le iniziative si terranno nelle giornate del 26 e del 28 settembre al Campus universitario del Pionta. Mentre a San Giovanni Valdarno Bright-Night si svolgerà nella giornata del 29 settembre nelle piazze Masaccio e Cavour e al mattino nel Giardino di Epicuro (via Bolzano).

Oltre che ad Arezzo e San Giovanni Valdarno, l’Ateneo senese organizza eventi a Siena, Grosseto e Paganico (Gr). Saranno proposte iniziative riunite dall’acronimo Bright, “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in Research” (i ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca). Le attività saranno declinate intorno al tema generale “Essere Umani”, con attenzione particolare all’identità umana nel contesto contemporaneo.

Ad Arezzo le iniziative Bright-Night si terranno in anteprima.

Si inizia il 26 settembre alle ore 15 con il workshop “Human+. Quale futuro per la nostra specie?”, nell’aula 3 del Campus universitario del Pionta (viale Cittadini, 33).

L’evento sarà dedicato ad alcune questioni che riguardano il futuro della specie umana.

Il XXI secolo sarà contraddistinto dalla convergenza di settori come la biotecnologia, la robotica e l’AI, che comporterà la manipolazione di processi biologici, il controllo di apparati meccanici e digitali e lo sviluppo di una “intelligenza” non biologica. Le conseguenze di questi progressi tecnologici sollevano inevitabilmente interrogativi di natura etica. Cyborg, human enhancement e cloni: è questo il futuro della nostra specie?  Che cosa significa essere un uomo o una donna oggi? E cosa significherà tra un secolo? Dobbiamo accettare che la nostra mente, il nostro corpo e la nostra vita quotidiana siano modificati o esistono confini che non dovrebbero essere valicati? Quale sarà il nostro ruolo nella biosfera?

L’incontro è organizzato dal professor Paolo Piccari e promosso dall’Osservatorio Ethos del dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive (Dispoc).

Al workshop parteciperanno i docenti del Dispoc Cristina Capineri, direttrice, Christoph Lumer “L’AI è un agente?” e Paolo Piccari “La realtà del virtuale”, nonché Mariano Bianca, già docente dell’Università di Siena “Ipotesi predittive sul futuro della Terra e della specie umana” e Catalina Curceanu, prima ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, “Dal bit al qubit: il computer quantistico”.

È possibile partecipare all’evento anche da remoto. Per informazioni e iscrizioni scrivere a: osservatorio.ethos@unisi.it.

Le attività proseguiranno il 28 settembre, sempre al Campus universitario del Pionta.

Alle ore 14, nell’Aula Teatro del Campus universitario e nell’adiacente giardino, per “Arte, memoria, progetti educativi nel Parco del Pionta di Arezzo”, si terrà il workshop di street art “Il ritorno di Marco Cavallo”.

Il workshop esperienziale vedrà impegnati giovani e studenti del territorio aretino, e sarà curato e coordinato da artisti e critici d’arte. La proposta intende mettere l’accento sul significato e sulle potenzialità educative dell’arte di forte impatto comunicativo che utilizza e preserva il naturale supporto dell’ambiente e delle architetture. Tutto questo sotto lo sguardo di Marco Cavallo, il mitico simbolo della rivoluzione basagliana, che verrà rievocato nei luoghi del Pionta nella ricorrenza del suo primo viaggio di 44 anni fa, in cui annunciava la chiusura definitiva dell’Ospedale Psichiatrico e l’apertura del Parco alla città.

L’evento si aprirà con i saluti dei professori Sebastiano Roberto e Carlo Orefice.

Seguirà l’intervento di Paolo Serra, psichiatra del Centro Basaglia di Arezzo “L’arrivo di Marco Cavallo ad Arezzo nell’autunno del 1979”, introdotto da Tina Chiarini.

Inizierà poi il workshop artistico partecipativo “Marco Cavallo nel Parco del Pionta: dalla memoria alle prospettive per il futuro“, a cura dell’Associazione Baobab di Arezzo e   di ISIA Firenze. Del gruppo di ricerca fanno parte i professori: Sebastiano Roberto, Francesca Bianchi e Carlo Orefice. Il progetto si avvale della preziosa collaborazione e della documentazione storica della Fondazione Giuliano Scabia, della Compagnia teatrale Chille della balanza, del Centro Franco Basaglia di Arezzo.

Le iscrizioni sono aperte: www.bright-night.it/2023/il-ritorno-di-marco-cavallo.

Un unico titolo, “Artefici del domani: convivenza sostenibile tra Uomo, Territorio e Tecnologie”, per l’insieme di iniziative che si terranno il 29 settembre a San Giovanni Valdarno, a cura del Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena.

Fin dal mattino le attività saranno caratterizzate dalla presentazione di dimostrazioni e giochi interattivi per bambini e ragazzi alla scoperta delle tecnologie, della glottodiversità e della discriminazione che spesso colpisce alcuni accenti, per permettere una convivenza sostenibile tra uomo, territorio e ambiente sociale. Verranno installate postazioni per lo svolgimento di attività ludico/dimostrative che coinvolgeranno i ragazzi con tecnologie all’avanguardia e dimostrazioni di buona pratica nel rispetto dell’ambiente e della diversità linguistica.

Le attività sono organizzate dal Centro di GeoTecnologie dell’Università di Siena, con la collaborazione attiva dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, del Museo Nazionale dell’Antartide (sede di Siena), del Corso di laurea in Lingue per la Comunicazione Interculturale e d’Impresa e dei membri del Progetto Erasmus+ CIRCE (Counteracting accent dIscrimination pRactiCes in Education), di realtà del lavoro affini ai temi dell’evento e di studenti ed insegnanti degli Istituti del Valdarno (Licei Giovanni da San Giovanni, ISIS Valdarno, IIS B. Varchi, IC Marconi).

La mattina sarà dedicata agli studenti degli istituti scolastici (su prenotazione), mentre al pomeriggio la partecipazione è libera per tutti gli interessati di ogni età, che potranno curiosare tra gli stand, chiedere delucidazioni ed informazioni e prendere parte alle dimostrazioni.

L’evento ha il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno e della Fondazione Masaccio. Per informazioni: formazione-cgt@unisi.it o telefonare a 055 9119449

L’elenco completo delle iniziative di Bright-Night 2023 è pubblicato nel sito regionale, dove è possibile trovare le informazioni suddivise per date e per sede di svolgimento: www.bright-night.it/2023/dove/arezzo e /www.bright-night.it/2023/dove/san-giovanni-valdarno.

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BRIGHT-NIGHT, UN PROGETTO EUROPEO

 

Bright-Night, la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, è l’iniziativa europea per valorizzare la ricerca universitaria. Nata per impulso della Commissione UE, con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica, si celebra nello stesso periodo in tutta Europa, quest’anno il 29 settembre, ma anche durante la settimana.

“Torna Bright-Night e torna una ricchissima edizione della Notte delle ricercatrici e dei ricercatori che promette di movimentare la città di Siena e le città sedi dell’Università di Siena (Arezzo, Grosseto e San Giovanni Valdarno). – Ha detto il Rettore Roberto Di Pietra – . Metteremo la ricerca alla portata di coloro che vorranno conoscerla e vederla da vicino. Quest’anno lo faremo seguendo il filo di un tema unificante che è quello di “Esserə Umani” volendo sottolineare il legame con l’umano che deve guidare la conduzione della ricerca scientifica e la sua applicazione e utilizzazione nella vista delle donne e degli uomini. Lo faremo con il coinvolgimento delle ricercatrici e dei ricercatori e con la partecipazione di quanti vorranno esserci”.

La Delegata alla Terza Missione (Public Engagement), professoressa Chiara Mocenni, sottolinea: “Bright-Night è un’occasione straordinaria per la costruzione di un dialogo e di una fiducia reciproca tra il mondo accademico, le istituzioni pubbliche e private e i cittadini. Infatti, risulta sempre più evidente quanto le interazioni tra questi soggetti siano fondamentali per il raggiungimento di una società aperta, inclusiva, che metta al centro il benessere delle donne e degli uomini tra di loro e con l’ambiente naturale e capace di conciliare le esigenze degli individui con quelle della collettività. Mi auguro che questa edizione di Bright-Night rappresenti un segnale chiaro dell’intenzione dell’Ateneo di porsi come soggetto attivo e consapevole nel perseguimento di questi obiettivi, sia per le tematiche trattate che per le modalità con cui questa edizione è stata pensata e organizzata”.

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BRIGHT-NIGHT 2023 IN TOSCANA

Qualche numero. Circa 1000 Ricercatrici e Ricercatori saranno nelle piazze di 11 città della Regione Toscana: Arezzo, Cascina, Castelnuovo Berardenga, Firenze, Grosseto, Lucca, Paganico, Pisa, Prato, San Giovanni Valdarno, Siena. E animeranno oltre 300 iniziative attraverso una vastissima gamma di temi legati alla ricerca.

Bright-Night è l’iniziativa regionale con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani.

La squadra dei promotori comprende gli Atenei (Università di Firenze, Pisa, Siena, Siena Stranieri, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca) e un’ampia rete di Enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN, l’European Gravitational Observatory (EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astrofisico di Arcetri (INAF-OAA).

La Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori è un progetto co-finanziato dal programma HORIZON-MSCA-2022-Citizen della Commissione Europea, nell’ambito delle azioni Marie Slodowska-Curie.

L’elenco completo delle iniziative regionali è pubblicato all’indirizzo:

https://www.bright-night.it/2023.

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